Ascoltiamo bene questo video e leggiamo attentamente l'articolo. Le eccellenze ci sarebbero, in molti, moltissimi ospedali Italiani. Le hanno soffocate, spente, perché fa paura a moltissimi (contro ma anche pro Ccsvi) la diffusione del trattamento con angioplastica negli ospedali Italiani. Meglio che ci siano, ma pochi, pochissimi; meglio che i pazienti per non spendere soldi debbano avere una attesa di 12, 18 mesi. Così fanno brillare l'unica attrattiva che potrebbe avere il fatto di spendere per un intervento mini invasivo: il fattore tempo. A parole questi signori sono a favore della Ccsvi, e lo credo, ma nei fatti lo sono solo parzialmente; manteniamo lo stato di fatto che così va bene (a loro). A noi no però. L'Ospedale di Andria aveva i medici giusti, ma anche quello di Busto Arsizio, solo per prenderne due di esempio. Adesso fanno altro. Mentre voi spendete 3, 4, 5 e passa mila euro. Mentre loro sarebbero a favore della ricerca. Quale ricerca? Quella che riesce a dimostrare l'efficacia del trattamento con protocollo validabile dalla comunità scientifica? No. Purtroppo no, ci dicono ciò che già sappiamo e per questo prendono anche tiratine all'orecchio da scienziati internazionali comunque a favore della teoria di Zamboni. E con queste "armi" si creano le cheerleaders della Ccsvi e dilagano in convegni e weekend più commerciali che medici spesso avvallati da giovani arrampicatori della nuova politichetta nostrana o da altre entità territoriali stranamente elusive su molti argomenti. Alla fine, mi chiederete, il paziente che deve fare? Ognuno segua il suo convincimento ma sappia che lo studio Brave Dreams sta proseguendo e diversi centri in Italia stanno trovando difficoltà nel reclutamento. Chiedete al vostro centro di sclerosi multipla, devono rispondervi. Come abbiamo già detto, lo studio di Zamboni è l'unico che potrà dare una spallata a questo sistema che nutre solo grassi porcellini e lascia alla fame tutti gli altri.
http://www.videoandria.com/2014/02/11/ccsvi-francesco-landriese-che-guari-grazie-al-metodo-sperimentale-ma-che-pochi-ricordano/
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