lunedì 3 febbraio 2014

LAVORIAMO TUTTI IN UN SENSO

Qual è la foto vera tra le due qui sotto? O meglio, quale delle due è più credibile? Una è reale, tagliata da Facebook (con le opportune mascherature per non fare ulteriore pubblicità), l’altra è elaborata. Bravi, quella grande non è credibile. Perché? Perché non potrebbe esserci nessuna struttura a pagamento che potrebbe oggi proporre interventi a pagamento di appendicite, a parte lussuose cliniche fatte per chi vuole il lusso anche in ospedale. Perché? Perché oggi l’appendicite te la curi in ogni ospedale Italiano, e bene anche. Avete capito? Chi sta facendo business avrà così tanto interesse nel vedere accettato nel sistema sanitario Italiano il trattamento della Ccsvi? E quanto sarà predisposto a favorire la ricerca che serve in primo luogo come viatico legale ad un nuovo trattamento nel nostro sistema sanitario? I fantomatici studi pubblicati e da pubblicare, oltre che dimostrare la bravura di chi li compila quanto serviranno veramente per lo scopo che ci prefiggiamo? Attenti quindi a credere a false chimere. E coloro che si sono sottoposti già all’intervento e magari hanno bisogno di essere seguiti o addirittura rioperati sappiano che le strutture pubbliche oggi sono poche e possono fare quello che riescono. Purtroppo è così ed è per quello che non si esce da ciò che diciamo con insistenza in questi giorni e su cui voglio tornare a costo di essere ripetitivo e noioso. Non perdiamo tempo, risorse e denari in situazioni dove a vincere è solo colui che guadagna e fanno entrare il paziente in un vortice di spesa da cui si può uscire con le ossa rotte. La risposta al bisogno di assistenza non può essere la strada del privato che deve rimanere una scelta facoltativa e non obbligata. Certo, si è perso del tempo; è un male, ma vedo che si continua a perderlo. Lavoriamo tutti in un senso invece, forse faremo un favore a coloro che ne hanno e ne avranno bisogno.


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