Continuano: "Alemtuzumab è un farmaco utilizzato contro la leucemia linfatica cronica per la sua capacità di distruggere le cellule tumorali, senza danneggiare quelle sane..........in precedenti ricerche è emerso che il trattamento con Alemtuzumab nei pazienti con sclerosi multipla può comportare, come effetto collaterale, lo sviluppo di malattie autoimmuni.(!!!!!)
Lo studio ha riguardato 248 (!!!!) pazienti con sclerosi multipla............è emerso che, nel corso dello studio, il 22,2% dei pazienti ha sviluppato una malattia autoimmune (non presente all'inizio dello studio). La più frequente è stata la tiroidite autoimmune, ossia l'infiammazione autoimmune della tiroide, comparsa nel 15,7% dei partecipanti alla ricerca. Tutte le malattie autoimmuni sono comparse dopo due settimane dalla prima somministrazione di alemtuzumab" ma...?????!!!!!! Alla faccia che dobbiamo iniziare con uno stretto gruppo di persone, che bisogna salvaguardare l'incolumità del paziente.......ma non ci crederete, non è finita qui:...... "Studi condotti su casistiche più ampie aiuteranno a chiarire se il trattamento con alemtuzumab nei pazienti con sclerosi multipla aumenta il rischio di malattie autoimmuni e da quali fattori tale sviluppo è influenzato." Direi che i commenti potete farli voi. La verità è sempre quella: da una parte, ci sarebbe la forte evidenza di testare senza indugio una pratica interventistica conosciuta da molti anni nei suoi rari effetti collaterali ma non si vuole finanziare nulla, anzi si mettono paletti informativi ed economici; dall'altra quando c'è un soggetto finaziatore forte alle spalle qualsiasi scrupolo etico-morale va a farsi friggere e si procede allegramente. Che tristezza.
Cordiali saluti.
Lo studio ha riguardato 248 (!!!!) pazienti con sclerosi multipla............è emerso che, nel corso dello studio, il 22,2% dei pazienti ha sviluppato una malattia autoimmune (non presente all'inizio dello studio). La più frequente è stata la tiroidite autoimmune, ossia l'infiammazione autoimmune della tiroide, comparsa nel 15,7% dei partecipanti alla ricerca. Tutte le malattie autoimmuni sono comparse dopo due settimane dalla prima somministrazione di alemtuzumab" ma...?????!!!!!! Alla faccia che dobbiamo iniziare con uno stretto gruppo di persone, che bisogna salvaguardare l'incolumità del paziente.......ma non ci crederete, non è finita qui:...... "Studi condotti su casistiche più ampie aiuteranno a chiarire se il trattamento con alemtuzumab nei pazienti con sclerosi multipla aumenta il rischio di malattie autoimmuni e da quali fattori tale sviluppo è influenzato." Direi che i commenti potete farli voi. La verità è sempre quella: da una parte, ci sarebbe la forte evidenza di testare senza indugio una pratica interventistica conosciuta da molti anni nei suoi rari effetti collaterali ma non si vuole finanziare nulla, anzi si mettono paletti informativi ed economici; dall'altra quando c'è un soggetto finaziatore forte alle spalle qualsiasi scrupolo etico-morale va a farsi friggere e si procede allegramente. Che tristezza.
Cordiali saluti.
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