mercoledì 6 agosto 2014

TRE PUNTI E TRE CONCLUSIONI

PRIMO PUNTO:

Le esatte parole di Zamboni a Cortina (vedete il video): “ABBIAMO LA VERITA’ IN MANO SIGNORI, NON C’E’ DUBBIO, QUI NON C’E’ PIU’ INTERPRETAZIONE. QUESTA E’ MICROSCOPIA ELETTRONICA CHE E’ LA BASE DELLA PATOLOGIA, LA BASE DELL’ISTOLOGIA PATOLOGICA, E’ QUELLO CHE GUIDA IL MEDICO. Noi abbiamo un’unica base per fare i medici che è l’anatomia e l’istologia patologica. Quando l’integrità anatomica viene lesa, fino anche a quella cellulare come in questo caso qua, io ho una PATOLOGIA. Non è neanche una condizione di Ccsvi, è una patologia, perché qui abbiamo una patologia per la cellula endoteliale; non è un quadro doppler, non è neanche un quadro flebografico, è una malattia da sola, vascolare. Anche a Ginevra ci dicono - guardate che il collagene dentro è diverso, la cellula endoteliale è diversa.”
Questa si chiama identificazione nosologica di una patologia, bene.


SECONDO PUNTO:
Lo studio Brave Dreams si sta occupando di verificare “Efficacy and safety of venous angioplasty of the extracranial veins for multiple sclerosis” cioè L’EFFICACIA E LA SICUREZZA DELLA PTA NEI MALATI DI SCLEROSI MULTIPLA.

Questa si chiama RICERCA della conferma scientifica della correlazione tra Ccsvi e Sclerosi Multipla.


TERZO PUNTO:
Guardiamo l’intervento del  Dott Salvi a a Cortina: “l’ipotesi vascolare della Sclerosi Multipla”; “Non ho mai visto tanta gente avvelenata che colpisce personalmente una ricerca, non l’ho mai visto in nessuna patologia….il canto del cigno? Ma come, vedrete cosa tireremo fuori…abbiamo appena iniziato…..la neurologia mondiale si è venduta…..la prima volta al mondo che si chiede di sospendere una ricerca, l’ultimo articolo in tal senso si trova in un librettino molto vicino alla Serono…..con uno studio su 9 pazienti decidono che non si deve continuare….a noi ne chiedono di farne 350…”.

Tutto il suo discorso esprime la volontà di DIMOSTRARE LA CORRELAZIONE; secondo lui, ci sono “prove inconfutabili”. (ma questo lo dovrà confermare Brave Dreams).

Fonte: Salvi a Cortina 2014

CONCLUSIONI:

1)Innanzitutto, è evidente ciò di cui sono assolutamente convinti i nostri dottori, lo devono però dimostrare con uno studio randomizzato, in doppio cieco, e a gruppi paralleli.

2)E’ corretta la strategia di far considerare la Ccsvi come patologia con una propria identità specifica per poter ottenere più velocemente l’inserimento nei LEA.

3) Infine, chi già oggi sostiene che Ccsvi e Sclerosi Multipla non sono correlate, si pone in contrapposizione con lo studio che tende a dimostrare questo: Brave Dreams. Lo dica chiaramente così togliamo l'abito di "guerriero" a chi non lo è più.

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