Eh
no, non si fa così. Le notizie errate non sono mai belle soprattutto quando
possono colpire e disorientare chi purtroppo ha appena intrapreso il suo
cammino con la sclerosi multipla. Nei giorni scorsi è apparsa su Facebook la
notizia che tutti i farmaci in uso per questa malattia, inclusi gli interferoni
e il Copaxone, manifesterebbero l’effetto “rebound”, in parole povere un
ritorno prepotente della Sm, al momento
della interruzione della loro somministrazione. Va bene avere tutta la
perplessità sull’utilizzo e l’utilità di tali farmaci, ma dire questo è
sostenere una falsità e questo porta confusione e depressione ai pazienti che
sentono notizie contrastanti e non sanno più che fare. Abbiamo consultato un prestigioso neurologo,
il Dottor Massimilano Calabrese,
il quale testualmente
ci dice che per gli Interferoni e il Copaxone
“no non c’è alcun
effetto rebound. Ovviamente dopo alcuni mesi la malattia riprende il suo corso,
quindi è capitato che pazienti che stavano bene da 4-5 anni ed a cui quindi
abbiamo deciso di sospendere il farmaco abbiano poi presentato nuove lesioni.
Ma questo mi sembra quasi scontato”. Per
il Tysabri invece sappiamo che questo è possibile purtroppo. Quindi ai pazienti
che hanno deciso di percorrere tale strada, che comunque sapete non essere
quella che noi prediligiamo, potremmo dire di stare tranquilli su questo
aspetto e di affidarsi sempre e comunque a medici professionisti e non, appunto,
a saltimbanchi improvvisati con l’hobby della neurologia.
Non c’è bisogno di specificare che io,
Mario Fantasia, Romina Finesso e altri, non essendo medici non ci permettiamo
certo di consigliare o sconsigliare una terapia piuttosto che un’altra ma
cerchiamo di fornire a tutti i pazienti neo diagnosticati e non, una
informazione netta, schietta e onesta.
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