Oggi sono proprio tranquillo; si, perché lascio parlare un dottore, Mariano Bizzarri, lascio sia lui ad affermare tranquillamente questo, nel Sole 24 Ore, si badi bene, non in qualche blog veganista o qualche sito, pur stimabile, dedicato alle casalinghe: "E' noto che da anni, con grande ingegno e in mezzo a impervie difficoltà (tra cui, non ultima, l'ostilità preconcetta di alcuni colleghi), Zamboni sta accumulando prove sempre più convincenti che attestano il nesso tra patologia venosa e lesioni degenerative del sistema nervoso". Ma dai! sul serio? Che il nesso tra le patologie sia un elemento sempre più evidente è chiaro; che questo sia vero o falso solo lo studio Brave Dreams lo potrà dire, che questo studio vada quindi protetto e spinto è elemento strategico se ci stanno a cuore i destini futuri dei malati di sclerosi multipla, che molti, non solo i colleghi del mondo neurologico, stiano remando contro è evidente ed infine che l'obiettivo più vicino da raggiungere sia l'introduzione della Ccsvi nei LEA come patologia con una identità nosologica è altrettanto vero. Questa la funzione dell'ultimo studio di cui qui si parla, “Ultrastructure of internal jugular vein defective valves: mancanza di cellule endoteliali negli ostacoli endoluminali della vena giugulare interna, un'ulteriore anomalia riscontrata in corso di Ccsvi”. Comunque leggete l'articolo e che un brivido vi colga: il Dott. Bizzarri parla come facevate voi qualche anno fa, senza alcuna paura o timore indotto da dilettanti allo sbaraglio dell'associazionismo di professione alla deriva verso nuovi allettanti lidi.
Buona lettura.
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