mercoledì 24 ottobre 2012
LI FACCIAMO TORNARE A SCUOLA?
Grandi polemiche, grandi novità, studio Cosmo annunciato e arrivato con una protervia e una "violenza" che ha fatto sobbalzare anche chi se li aspettava i risultati annunciati. Molte discussioni giuste, molte autorevoli opinioni da sottoscrivere, interviste a dir poco risibili fatte da chi non dovrebbe affatto far ridere. Si invoca allo scandalo, ci si appella alla libertà di ricerca e pure noi l'abbiamo fatto. Eppure qualcosa manca.
Stiamo ai fatti. È uscito uno studio, Cosmo-Aism, che afferma con una nettezza impressionante la non corrispondenza tra due malattie ma in Italia, solo per restare nel nostro bel paese, hanno avuto una diagnosi di Ccsvi diverse migliaia di persone. E questo è un fatto. Ancora: Giancarlo Comi, in una intervista sul sito Aism, ci spiega che "“I dati dimostrano che l'Insufficienza venosa cerebro-spinale cronica non è una patologia legata alla sclerosi multipla. Tanto è vero che si riscontra in percentuali simili anche in soggetti del tutto sani." Altro fatto. Ma allora ragioniamo: cosa facciamo per migliorare la situazione di un malato, qualsiasi sia la sua patologia? Cerchiamo innanzitutto di capire da cosa è affetto. I malati di SM già conoscono, spesso da anni, la loro patologia. Se poi qualcuno scopre che sono affetti anche da un'altra patologia, cercano di verificare se è vero. Così hanno fatto migliaia di persone. Ma questi pazienti non si sono rivolti a santoni o fattucchiere ma a specialisti spesso di grande valore e provata esperienza che li hanno sottoposti ad un ecd diagnostico. Adesso, sostenere che tutti questi esperti hanno preso un grosso abbaglio, o peggio, hanno mentito, mi sembra una affermazione veramente grossa. Perche' è questo che oggi dice Cosmo. Che decine e decine di valenti specialisti hanno visto qualcosa che in realtà non c'è. Allora il problema nostro non è cosa fare o non fare della Ccsvi ma come riformare il nostro sistema sanitario, le nostre università e i nostri docenti che evidentemente non "producono" professionisti con sufficiente livello di capacità. Ed in tutta Italia del resto, mica solo in un ospedale o clinica. Se siamo d'accordo su questo, proporrei allora ad Aism, per tutelare i pazienti, una campagna per finanziare corsi di aggiornamento per gli esperti vascolari.
Altro fatto: il Prof Comi ci dice che tutti abbiamo la Ccsvi. Intessante, mi viene voglia di farmi un ecd, magari è vero. Ma è anche una evidenza nei fatti che moltissime persone hanno tratto giovamento dall'intervento per curare la Ccsvi. È una evidenza forse ancora non scientifica ma emerge prepotentemente dai malati. Dall'estero poi abbiamo due studi (Studio Albany Medical Center New York e Studio Prof Hubbard) che descrivono netti miglioramenti post Pta. Allora potremmo ipotizzare che la Ccsvi nei malati di SM, magari solo in loro, possa aggravare o peggiorare il decoroso della malattia e la sua soluzione possa mitigare o arrestare la patologia neurologica? E se c'è solo il dubbio che possa esser così perche' non dovremmo studiare scientificamente cosa succede se intervengo su questi pazienti? Qual'è il razionale che ci fa respingere questo legittimo desiderio di accertare come stanno le cose? Se Aism chiede il blocco di Brave Dreams veramente crede di tutelare i suoi pazienti? Molti ci dicono che di scientifico non abbiamo nulla in mano. Ma cosa è "scientifico"? Ma sapete come vengono fatti gli studi scientifici? Non aprirò qui questa parentesi altrimenti vi costringerei a leggere per molto tempo, ma vi garantisco che del metodo "Galileiano" hanno ormai molto poco ( povero Galileo.....). In gioco c'è cosa consideriamo oggi per scienza: il formalismo delle procedure e dei documenti o l'evidenza dei fatti? il motore del sapere scientifico deve essere il rispetto di carte e timbri o l'intelligenza di guardare oltre e partire per accertarlo? Invece qui abbiamo dei medici che fanno uno studio diagnostico, un gruppetto di tre persone lo correggono emendando i falsi positivi (?), dopodiche' emettono la sentenza definitiva, mentre in Polonia il Dottor Simka ci dice che , con venografia, su 586 persone malate di SM hanno anomalie venose il 96,1%! Tutte queste cose le sapete già, ma è per ricordare a lor signori che forse, qualcosa da studiare più approfonditamente c'è. Eccome. Anzi, ancora più di prima! Oppure facciamo tornare i nostri valenti vascolari Italiani sui banchi di scuola? A voi la scelta.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento