In questi giorni su Twitter il
Prof Zamboni ha portato l’attenzione sullo studio del 2008 “Chronic cerebrospinal
venous insufficiency in patients with multiple sclerosis”. Sto riflettendo sul perché
ritornare su questo comunque fondamentale studio e lanciare una frasetta su
twitter “La topografia della #CCSVI
rispecchia la distribuzione placche della SM primaria progressiva”. Ciò che
mi viene in mente è che stanno vedendo qualcosa che già avevano intuito ma che
forse oggi si manifesta più chiaramente: la logicità della visione vascolare
della malattia e la risposta sul perché ci sono forme così diverse di malattia.
Forse non ci rendiamo conto di quanto sia fondamentale questo punto. Per avvalorare
questo, traduco con Google alcuni passi dell’abstract dello studio che già in moltissimi conoscete: “La venografia ha dimostrato nella CDMS (sclerosi
multipla clinicamente definita), e non nei controlli, la presenza di gravi
stenosi extracraniche multiple, che interessano i principali segmenti venosi
cerebrospinali; questo fornisce un quadro di insufficienza venosa cronica cerebrospinale
(CCSVI) con quattro diversi modelli di distribuzione delle stenosi”. “Inoltre,
corsi progressivi - recidivante-remittenti e secondarie progressive sono stati
associati con modelli CCSVI significativamente diversi da quelli di primaria
progressiva (p <0,0001).” “Conclusione: La sclerosi multipla clinicamente
definita è fortemente associata con la CCSVI…..(e)……la posizione delle
ostruzioni venose gioca un ruolo chiave nel determinare il decorso clinico
della malattia.” Assolutamente una reale topografia: mai nessuna scoperta nella
neurologia aveva potuto indicare una anche vaga risposta sul perché ci sono forme
così diverse di sclerosi multipla. Invece a differenza di CCSVI abbiamo una
differente SM. Chiedete al vostro neurologo “anti Ccsvi” perché ci sono le
forme primarie, le forme recidivanti: non possono rispondervi. Forse perché la
via autoimmune non può dare queste risposte? Staminali o vitamine potranno
risolvere una situazione morfologica che è dimostrata patologica nelle vene dei
pazienti con SM fin dalla nascita? Oppure, come dice Zamboni, se non saniamo il
terreno, mai nulla che ci arriva potrà attecchire e crescere?
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