Stiamo assistendo oggi a un
curioso fenomeno: uno sparuto gruppetto di faccendieri della neurologia fai da
te scrive e emette sentenze di assoluzione e condanna, prescrive cure e ne
vieta altre. Chi sono? Medici? No. Ce ne sono per tutti i gusti: il piccolo
artigiano spesso spinellato, la mantenuta di stato paranoica nullafacente, il
pensionato sessuomane frustrato per non essere un medico, un rappresentante di
associazione psicopatico con l’hobby dell’insulto e della minaccia. Solo per
citarne alcuni: bel luna park vero? Sono pochi, pochissimi ed esistono solo su
Facebook. Perché nel mondo reale non ci sono, nulla fanno e nulla hanno fatto. Alcuni
di essi sono dei traditori, sono entrati nelle nostre case, hanno condiviso
inizialmente ideali e azioni ma poi ci hanno pugnalato alle spalle nella
maniera più disonorevole che un uomo o donna possa concepire vomitando falsità
e ingiurie. Pazienza, non si finisce mai
di imparare a giudicare le persone e non si deve perdere tempo per rispondere a
tali soggetti per non immergersi nel putrido fango dove essi dimorano
sguazzando soddisfatti. Ma questo fetore non copre ciò che ci preoccupa: questi
pretendono di dare consigli medici, cercano di condizionare le scelte
terapeutiche dei pazienti spesso con soluzioni avventurose, non dimostrate
scientificamente se non tramite pubblicazioni puramente aneddotiche. Non
possono, non devono farlo. Noi facciamo solo sapere cosa ci dicono i dottori
con cui parliamo, divulghiamo le opportunità che possono avere oggi i pazienti e
nulla di più. Con la realtà di Scleroradioweb, per ora presente come canale Tv,
facciamo parlare i medici e i pazienti per sapere che hanno da dirci. Siamo
dalla parte dei dottori che hanno scoperto la Ccsvi, Paolo Zamboni, Fabrizio
Salvi e il loro Team e lo facciamo spendendo molto del nostro denaro e
moltissimo del nostro tempo senza mai ricevere nulla in cambio. Non lo facciamo
certo per una qualsivoglia sudditanza come ci ha accusato l’insultatore
psicopatico ma perché abbiamo potuto costatare la totale assenza in questi
medici di interessi di lucro privati mettendo sempre prima i pazienti e la loro
speranza per un futuro migliore. D’altra parte, se c’è da dialogare anche con
altri medici, lo facciamo volentieri quando i malati potrebbero trarne
beneficio. Noi esponiamo con grande chiarezza tutto questo e come risposta ci
accusano di essere dalla parte di chi è sempre stato dichiaratamente nostro
nemico e lo è ancora adesso: Aism. Siamo
quotidianamente osteggiati da questa associazione e dai loro luogotenenti che si muovono
agilmente nel mondo politico sanitario e purtroppo riescono a rallentare le nostre
azioni (ma non a fermarci)e recentemente abbiamo pubblicamente criticato il ripetuto invito al convegno associativo di
una associazione regionale Ccsvi del Presidente di Aism, ritenendo che un
dialogo con chi ha tradito così gravemente i pazienti non possa esserci. Resta un
po’ di amarezza, certo, potremmo mollare tutto oggi stesso. Invece i
faccendieri della neurologia fai da te ci spronano a continuare su questa
strada perché un malato, magari neo diagnosticato, non può essere lasciato solo
in questo fango.
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