"Ritengo che i risultati dello studio non lascino adito a dubbi: non esiste alcun rapporto tra CCSVI e sclerosi multipla – ha dichiarato il co-principal investigator dello studio, Prof. Giancarlo Comi - e di conseguenza non vi sono neppure ragioni per condurre sperimentazioni cliniche per valutare gli effetti di procedure di angioplastica in pazienti affetti da sclerosi multipla che eccezionalmente presentino queste alterazioni dei vasi venosi del collo”.
Ricordiamoci bene di queste parole e ricordiamoci chi le ha pronunciate. Ricordiamoci che tonnellate di interessi economici che lor signori hanno alle spalle! Gli presenteremo il conto alla fine. Oggi i pazienti Italiani si trovano a dover celebrare una festa indetta da Aism quando dovrebbe essere invece un giorno di lutto.
Ma oggi non vado oltre nel ragionamento "scientifico" che lascio ad altri ma, mi domando, un mondo libero come sarà un giorno? Ci sarà un'alba in cui non vedremo più lente condanne ad un perpetuo star peggio in nome del dio denaro? Come lo vedremo, se lo vedremo? Questa sera mi sovvengono innumerevoli storie ed esperienze di persone, non numeri, che in questi ultimi anni ci hanno raccontato la loro storia: ricordi che l'oblio non può cancellare, memorie che hanno in se virtù di non morire, diritto d'immortalità. E, nonostante tutto, nonostante le frustrazioni che abbiamo per ciò che potrebbe già essere e non è, dobbiamo capire cosa è meglio fare. Non dobbiamo cadere nell'errore di mollare la presa; adesso no. Non è il momento. Ora ci dobbiamo alzare contro i nemici di sempre che si sono riuniti ancora una volta venerdi 6 per proclamare uno studio farsa, infamia per la scienza medica, per dirgli che noi ci siamo e che ci siamo per tutti i nostri amici.
Ci saremo anche noi. Facciamoglielo sentire.
"Colui che è innovatore deve essere consapevole che avrà tra i suoi nemici ed oppositori tutti quelli che stanno molto bene sotto il tetto dell'ordine esistente delle cose" (Macchiavellli).
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