martedì 27 dicembre 2011

LA SPERANZA DI UN SOGNO

La speranza…cos’è la speranza? Forse è quel sentimento che ci investe quando desideriamo vedere qualcosa al di la della prossima curva della vita, ancora non sappiamo cos’è ma sentiamo che potrebbe esserci, e spesso la immaginiamo comunque positiva. La speranza è in ogni caso una cosa bella, non potrebbe esistere altrimenti. Eppure esiste prima di tutto nella nostra mente. Poi si può concretizzare. Sempre è un’incertezza altrimenti sarebbe una certezza e non una speranza. Quindi chi sono coloro che dicono no ad una speranza? Sono quelli che uccidono i sogni, che vogliono umiliare uno dei vertici assoluti della nostra esistenza terrena e cioè di pensare reali cose che ancora non lo sono: siamo gli unici a farlo; eppure molti dei nostri simili lavorano per eliminare tutto questo. Se uccidi una speranza, per quanto flebile sia, uccidi una persona, ne uccidi l’essenza più intima e importante. Se poi tu che la uccidi sei chi dovrebbe alimentare e proteggere le speranze di chi si rivolge a te, allora sei ancora più colpevole; non ci sono scuse, non ci sono ragionamenti che tengono: hai ucciso ciò che può dar senso alla vita di una persona che questo senso ha perso e non lo vede più. Si, la speranza è incertezza, è non realtà ma forse è più solida della roccia anche se vacua e pericolosamente instabile: oggi c’è ma domani può svanire; una roccia che svanisce con un soffio di vento….  Dico a chi ha questo potere: non fatelo, lasciate scorrere il corso degli eventi, ricordate chi eravate e per chi e contro chi lottavate  un tempo! Ritornate coscienti e semplici e ridate la speranza ai cuori di tutti. Perché solo così continuerete ad esistere ancora, solo così avrete la vostra funzione. E allora, facendo questo, avrete la risposta che cos’è veramente il sentimento della speranza.

giovedì 15 dicembre 2011

DAL GEORGIAN MEDICAL NEWS

E' stato pubblicato sul numero di ottobre della rivista medica "Georgian Medical News" un piccolo ma interessante studio intitolato "Trattamento endovascolare di pazienti con insufficienza venosa cronica cerebro spinale e sclerosi multipla".
Un team universitario di medici operanti in Georgia e negli Stati Uniti ha effettuato una venografia in 4 pazienti affetti da diverse forme di sclerosi multipla che ha rivelato la presenza di stenosi della regione prossimale della vena giugulare (destra o sinistra). I ricercatori hanno quindi effettuato in tutti i pazienti un intervento di angioplastica percutanea transluminale (PTA). Non si sono osservate complicazioni e le principali stenosi sono state ridotte dopo la PTA dal 59,75% al 36,75%.
Il successivo follow-up includeva le osservazioni cliniche e la risonanza magnetica (MRI). In tutti i casi i ricercatori hanno osservato una positiva remissione della malattia, il primo caso mai documentato di miglioramento dell'indice di risonanza magnetica.
Secondo gli autori, la PTA sembra essere un trattamento efficace per i pazienti con CCSVI e sclerosi multipla. Tuttavia, sono necessari studi randomizzati per poter stabilire l'efficacia di questo nuovo trattamento per la SM.
Dunque un'altra conferma della validità della scoperta del prof. Paolo Zamboni.

mercoledì 14 dicembre 2011

A CHE PREZZO?

La migliore resa al minor costo.
Questo dovrebbe perseguire chi è preposto a far quadrare il miglior servizio e aspettativa di cura per i malati con i costi per la collettività. Chi dovrebbe essere se non il nostro ministero della Sanità? Invece le direttive per tutto questo, per lo meno per quanto riguarda il settore neurologico, provengono dal San Raffaele di Milano. Come faccio a... dire questo? Nell'ambiente si sa, è noto e conosciuto da tutti che sia così; l'unica prova che ho io, non essendo un medico, l'avete anche voi. Riguardatevi Report di due settimane fa quando ha parlato Lupattelli, gli è sfuggita una interessante espressione che pochi mi sembra abbiano colto: "...è un equilibrio molto leggero, se voi lo andate a toccare poi ci chiamano....ci avevano detto non fate confusione mi raccomando...in questo momento le direttive ministeriali, che vengono dal San Raffaele, ci bloccano, quindi se voi fate troppo rumore questa cosa....ci mettete in grosso difficoltà..." Come???? Un ospedale, tra l'altro una fondazione, che determina le direttive ad un ministero della Repubblica Italiana? Cioè è come se io, magari interessato, che ne so, all'edilizia scolastica (non è vero..) potessi dare le mie direttive al ministero dei lavori pubblici per le normative sull'edilizia scolastica..... . Questa è una coisa gravissima che tutti dovremmo denunciare a gran voce. Purtroppo non abbiamo prove materiali da esibire; è così che la fanno sempre franca, non ci sono prove, nessuno è colpevole, tutto a norma di legge. Ma così, sappiamolo, non si andrà mai avanti.
La migliore resa al minor costo.

Questo dovrebbe perseguire chi è preposto a far quadrare il miglior servizio e aspettativa di cura per i malati con i costi per la collettività. Chi dovrebbe essere se non il nostro ministero della Sanità? Invece le direttive per tutto questo, per lo meno per quanto riguarda il settore neurologico, provengono dal San Raffaele di Milano. Come faccio a dire questo? Nell'ambiente si sa, è noto e conosciuto da tutti che sia così; l'unica prova che ho io, non essendo un medico, l'avete anche voi. Riguardatevi Report di due settimane fa quando ha parlato Lupattelli, gli è sfuggita una interessante espressione che pochi mi sembra abbiano colto: "...è un equilibrio molto leggero, se voi lo andate a toccare poi ci chiamano....ci avevano detto non fate confusione mi raccomando...in questo momento le direttive ministeriali, che vengono dal San Raffaele, ci bloccano, quindi se voi fate troppo rumore questa cosa....ci mettete in grosso difficoltà..." Come???? Un ospedale, tra l'altro una fondazione, che determina le direttive ad un ministero della Repubblica Italiana? Cioè è come se io, magari interessato, che ne so, all'edilizia scolastica (non è vero..) potessi dare le mie direttive al ministero dei lavori pubblici per le normative sull'edilizia scolastica..... . Questa è una coisa gravissima che tutti dovremmo denunciare a gran voce. Purtroppo non abbiamo prove materiali da esibire; è così che la fanno sempre franca, non ci sono prove, nessuno è colpevole, tutto a norma di legge. Ma così, sappiamolo, non si andrà mai avanti.

martedì 13 dicembre 2011

VERI NEMICI E FINTI AMICI

A seguito dell’articolo su Zamboni apparso su Il Giornale mi sono venute in mente una serie di considerazioni riguardo alla trasparenza cristallina e alla straordinaria singolarità di questo medico considerando il normale panorama umano al quale siamo tristemente avvezzi.
Innanzi tutto Zamboni, come ha detto a Report, potrebbe concludere tranquillamente la sua vita da miliardario lavorando pochissimo ma non lo vuole fare e questo è un dato di fatto. Altro dato di fatto è che sono altri che stanno sfruttando economicamente la sua scoperta. Conseguenza è che lo potranno fare fin quando non ci sarà in Italia il trattamento tramite ssn, quindi chi ha interessi contrari ad uno svolgimento e conclusione con esito positivo di Brave Dreams non sono solo i neurologi con le loro case farmaceutiche e associazioni alle spalle; a voi considerare chi possono essere… Per evitare tutto questo il Professore avrebbe potuto cercare di tenere all’oscuro gli altri colleghi sulla tecnica utilizzata per la sua ricerca ma così non ha fatto in quanto Zamboni, quando ha trattato i famosi 65, ha effettuato una procedura sperimentale e come tale l’interesse è stato focalizzato nel risultato (questo si ampiamente documentato) e non necessariamente nel dettaglio della tecnica operatoria in quanto suscettibile a verifiche, modifiche o miglioramenti quando sarà fatta una vera sperimentazione terapeutica (Brave Dreams). Ecco quindi l'opportunità di non stigmatizzarla come fosse già definita e perfezionata. Se poi altri dottori intendono partire a razzo (per guadagnare a razzo anche....) potranno consultare Zamboni (l’hanno già fatto molti che stanno operando, guardate il caso più eclatante: Lupattelli) ; non c’è alcun segreto e la prova di ciò è che la tecnica dettagliata dell'intervento viene descritta in una tesi di laurea con relatore proprio Zamboni; quindi, se uno vuole tenere segreta una cosa certo non la lascia pubblicare in una tesi, per altro a disposizione di tutti in quanto scaricabile dal sito di Hilarescere.

Quindi attenti ai molti nemici che ci stanno attorno....a volte un finto amico è più dannoso di un vero nemico.

IMPORTANTE PETIZIONE PRO FABRIZIO SALVI

Direi che è veramente importante aderire a questa petizione!
Ecco il link: http://www.ccsvi-sm.org/?q=node/1233


In una società dove i poteri forti sono anche sprezzanti delle regole minime di civiltà abbiamo il dovere morale di fare tutto quanto ci è lecitamente possibile per contrastare tutto questo.
Bene ha fatto la nostra associazione nazionale, ccsvi nella sm, attraverso Gisella Pandolfo a promuovere questa petizione.
Forza Fabrizio, siamo tutti con te!!

UNA NUOVA VOCE PER CHI NON CE L'HA

Buongiorno, ecco un'altro blog. Ancora? si, direi, secondo me serve. Una voce in più che magari può arrivare lontano.
Perchè oggi siamo davanti ad eventi incredibili per un paese che si dice democratico, avanzato.
Perchè uno stato aspetta una lobby privata per decidere se promuovere o meno qualcosa di fondamentale per la salute di una parte dei suoi cittadini.
Perchè forse è lo stato stesso ostaggio di questa lobby.
Voi tutti che avete avuto la pazienza e la curiosità di sbirciare questo nuovo blog saprete già tutte le risposte a quello che traspare, sottointeso ma non così tanto, dalle mie parole.
Ma un blog, per sua natura, deve vivere soprattutto con l'intervento degli altri. Di voi.
Allora da oggi vi aspettiamo anche qui perchè se riusciremo a crescere qui non saremo più "il popolo di facebook" ma potremo essere di diritto, il "popolo della ccsvi".