Il Dott Pagani attraverso le pagine di
Mediterranews parla chiaramente; lo ascoltino i medici amici delle
multinazionali del farmaco e coloro che erano nati appositamente per supportare
questa scoperta mentre oggi hanno tradito se stessi e i pazienti, e qui mi
riferisco all'associazione Matteo Scibilia per la SM: dovrebbero vergognarsi
amaramente di quello che stanno facendo!
Dott.Pagani dice : "(Il
Dott.Ghezzi)......esordisce dichiarando che” non esistono pubblicazioni
scientifiche che colleghino la SM a un problema venoso cerebro spinale”, come
se tutto il lavoro fatto, nazionale ed internazionale sulla CCSVI, fosse
fantascienza : ricordo al collega e lo invito ad andare a leggere pubblicazioni
che indicavano già più di due secoli fa una connessione fra turbe del sistema
venoso cerebro spinale e la SM (Rindfleish 1863, Charcot 1867-1884, Putnam
1930, Dow e Berglund 1942, Zimmermann e Netsky 1950 e Fog 1960, Schelling 1980)
tralasciando la miriade di lavori pubblicati negli anni 2000 fino a tutt’oggi,
mentre non conosciamo assolutamente una sola pubblicazione scientifica che
validi a tutt’oggi l’idea, mai provata, che la SM sia una malattia
infiammatoria cronica su base autoimmunitaria : questi non sono pareri personali
ma verità incontrovertibili.
Cita poi l’espressione “esponendo i pazienti a
questi trattamenti (Angioplastica o PTA), senza nessuna base scientifica” :
ricordo al collega che la PTA o Angioplastica è una terapia nel campo delle
malattie vascolari ormai consolidata ed esercitata da più di 30 anni con
successo e con tanti benefici e pochi rischi, come da numerosi lavori già
pubblicati, anche nel campo delle malattie venose.
E ancora “..il tam tam che questa terapia era
risolutiva con poteri consistenti di guarigione…” : il Prof. Zamboni non ha mai
sostenuto fin dall’inizio e per tutto il seguito fino ad oggi che la correzione
della CCSVI (Insufficienza Venosa Cronica Cerebro Spinale) fosse risolutiva per
la guarigione della SM, pertanto l’affermazione ironica del collega risulta
essere un pò aleatoria e superficiale:peraltro bisogna segnalare che il follow
up, ossia i risultati scientifici a ragionevole distanza di tempo,di molti
pazienti SM con CCSVI che sono stati sottoposti a trattamenti correttivi (PTA,
resezioni muscolari, chirurgia diretta) per migliorare il deflusso venoso
cerebro spinale hanno mostrato che le vene patologiche corrette, se rimangono
pervie e ben funzionali nel tempo, apportano un chiaro miglioramento della
qualità di vita dei pazienti e la conferma, nei successivi e periodici
controlli RMN, della non progressione delle placche encefaliche e del midollo
spinale.
Quindi che importanza vogliamo dare “allo studio
dei 500 casi raccolti dai Neurologi e pubblicato”, sulle macerie di tante angioplastiche
che non hanno avuto successo, magari perchè non indicate in quei casi come
terapia, magari perchè impallonate troppo e male, magari perchè c’era un
muscoletto a comprimere la vena e non altro, magari ecc ecc : consideriamo
invece più della metà dei casi di Angioplastiche che hanno avuto successo, con
pervietà della vena mantenuta a distanza di tempo,che hanno prodotto risultati
strepitosi e convalidati nel follow up. Sono questi i casi su cui i colleghi
Neurologi dovrebbero riflettere e ragionare sulla connessione della CCSVI con
la SM, se solo un pò volessero collaborare.
E ancora a proposito “degli eventi avversi,citati
dal collega nella sua intervista,a proposito dei casi da loro raccolti di
operati di PTA“, lo invito ancora a leggere i tanti lavori pubblicati sulle PTA
venose,che hanno ben codificato i possibili eventi negativi locali e generali,
con buona pace che in ultima analisi l’Angioplastica, se fatta correttamente, è
un trattamento a bassissimo rischio."
Leggete tutto l'articolo su Mediterranews.
GRAZIE DOTT PAGANI, QUESTO SIGNIFICA PARLARE SENZA
PAURA E CON LA MENTE LIBERA.
Paolo Destro