Oggi è un giorno importante.
Per la prima volta un gruppo di associazioni che si occupano di Ccsvi e Sm sparse per tutta Italia si sono coordinate ad hanno espresso un documento portato stamattina al Ministro della Sanità Balduzzi assieme alle 12000 firme della petizione raccolte in Veneto, Emilia e Friuli VG.
Oggi non scriverò alcun commento ulteriore e lascio parlare i documenti prodotti.
Leggete attentamente la lettera al Ministro e imparate bene a confutare, sempre o dovunque, lo studio Cosmo dell'Aism: gli argomenti portati sono inoppugnabili ed è dovere di tutti noi esser sempre pronti ad informare e contrastare chi vuole chiudere gli occhi e le orecchie dei pazienti.
Un altro importante aspetto che voglio evidenziare è l'adesione data a questa iniziativa delle quattro più importanti associazioni estere che si occupano di Ccsvi e Sm: Ms Ccsvi - Uk, Ccsvi Australia, Vitak Now - Uk, National Ccsvi Society Canada; è la prima volta in Italia ed è un passo importante.
Andiamo avanti perchè molto c'è ancora da fare ma durante queste feste, perdete un pò di tempo ad informarvi sempre di più e sempre meglio. Il nemico ci vuole ignoranti perchè è solo con la non conoscenza che può trovar facile spazio la bugia e la menzogna.
Per utilità riporto il link dove scaricare tutti i documenti portati al Ministero:
Lettera Introduttiva:
https://docs.google.com/file/d/0B2yqgvcwbveBQ0dOTnlXVnhXdmM/edit?pli=1
Lettera al Ministro Balduzzi:
https://docs.google.com/file/d/0B2yqgvcwbveBalc4VEgxam44OEU/edit
Adesione di Ms Ccsvi-Uk:
https://docs.google.com/file/d/0B2yqgvcwbveBVm1ta1pfcEVtbXc/edit
Adesione di Ccsvi Australia:
https://docs.google.com/file/d/0B2yqgvcwbveBNWRnUzRFem55Tzg/edit
Adesione di National Ccsvi Society Canada:
https://docs.google.com/file/d/0B2yqgvcwbveBNFhJRDNBd29qcHc/edit
Adesione di Vital Now-Uk:
https://docs.google.com/file/d/0B2yqgvcwbveBb2hkOHBGTTJBa0E/edit
Comunicato Stampa:
https://docs.google.com/file/d/0B2yqgvcwbveBSllQUjA3bzEzckk/edit
Buona lettura e a presto.
martedì 18 dicembre 2012
martedì 11 dicembre 2012
LA MOTIVAZIONE DI UNA SENTENZA
Ritorno ancora sull’esclusione di Padova da Brave Deams. Per la cronaca e tutto quanto è stato detto, leggete i post precedenti. Ieri è stato reso pubblico il contenuto della lettera ufficiale di esclusione che accusa il Dott. Avruscio di aver pubblicato “risultati sui media nonché la comunicazione dei risultati in eventi culturali e congressuali” trasgredendo alle regole del protocollo. Incriminato è espressamente l’articolo uscito il 21/11 scorso sul Corriere del Veneto. Ebbene, tutti potete vedere come questo non sia vero. Non si può del resto comunicare un risultato di qualcosa che non è ancora partito. Quindi la “ratio” che ha portato a questa sentenza è inesistente fin dalla sua enunciazione. Il disposto del protocollo è corretto, sarebbe un danno non concordare i modi e i tempi con cui comunicare alla stampa i risultati di uno studio così complesso e importante. Ma qui non esiste questo pericolo che, quindi, non può aver generato alcun danno. Allora dove cercare la motivazione di tutto questo? Ribadisco che non voglio vestirmi da accusatore soprattutto per non colpire lo studio nella sua interezza, non voglio cadere nella tentazione di scatenare una battaglia che non farebbe altro che distruggerci dal nostro interno. Anche il Dott. Avruscio non credo voglia questo, e ne avrebbe ben diritto, dicendo che “con Padova e senza Padova lo studio Brave Dreams deve andare avanti” e questa affermazione va a suo onore. Però alcune realtà di fatto che possono portarvi a qualche riflessione consentiteci di esporle: Padova era pronta per partire, tutto era a posto, a livello regionale, locale e di protocollo. Il centro della nostra città aveva la rarità di avere come responsabile un medico vascolare, non un neurologo. La politica sosteneva, e sostiene, questa ricerca. Non era coinvolto l’ambiente universitario operando Avruscio all’interno della Usl 16. La Neurologia dell’Università di Padova è sempre stata manifestamente ostile alla teoria del Prof. Zamboni. A voi le conseguenti risposte. Ma la domanda più importante e più semplice la faccio adesso: visto tutto quanto è stato detto da entrambe le parti, quale è la motivazione di questa sentenza? I malati Veneti avranno diritto di conoscerla? Tutti i volontari che tanto hanno fatto per sostenere questa realtà a Padova si meriteranno una risposta? Le amministrazioni pubbliche che hanno operato per arrivare giuridicamente e organizzativamente al via saranno rese edotte? Restiamo in fiduciosa attesa.
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